Prosegue l’invio del questionario, da parte del Ministero dell’Ambiente, con cui si chiede alle imprese e alle persone che operano sugli impianti di climatizzazione contenenti FGAS i motivi della mancata certificazione aziendale.
Come è noto la normativa prevede per le imprese che si occupano di installazione e manutenzione di impianti contenenti gas fluorurati l’obbligo di iscrizione al REGISTRO NAZIONALE FGAS, che può avvenire solo se l’azienda ha personale abilitato (con specifico esame) e se ha conseguito la certificazione specifica (piano di qualità, attrezzature conformi ecc.).
L’Associazione Libera Impresa assiste le imprese nel percorso di certificazione e di rinnovo annuale, prenotando l’esame e se necessario il corso di formazione per gli operatori e successivamente predisponendo la documentazione necessaria per la certificazione dell’azienda.
Per quanto riguarda l’iniziativa ministeriale, funzionale all’attività di vigilanza e controllo, punta a capire se chi è iscritto al registro, ma non certificato, stia esercitando un’attività abusiva.
Il Ministero, , chiede di chiarire i motivi della mancata certificazione, imponendo all'impresa di rispondere al questionario, entro 15 giorni. Queste le cinque risposte previste:
- in attesa di rilascio certificato;
- non svolgimento di attività;
- difficoltà di reperimento degli Organismi di certificazione;
- non conoscenza degli obblighi;
- cessazione dell'impresa).
L’Associazione è disponibile ad assistere le imprese che hanno necessità di chiarimenti in merito.